Quando una parola viene spezzata in due, e la prima parte rimane alla fine di una riga e la seconda parte all'inizio della successiva.
Parte della copertina che si piega su sé stessa, facendo sì che possa fungere da segnalibro. Una copertina ne può contenere due: la prima che è la continuazione del fronte del libro e la seconda che è la continuazione del retro. In gergo si indicano con il nome di seconda e terza.
Il fare iniziare le parole di un capoverso nella stessa posizione verticale.
Ogni singolo carattere che compone il testo. Può essere formato da una lettera, un numero, una punteggiatura o uno spazio.
Opera non definitiva, ma in fase di ultimazione, soggetta quindi a ulteriori correzioni.
La bozza consente di avere un’idea precisa del lavoro ultimato, possedendo già le proprietà grafiche e contenutistiche.
Unità di misura dei testi, composta da 1800 battute, divisi in trenta righe di sessanta battute.
Foglio di cellulosa avente una grammatura compresa tra i 10 e i 200.
Foglio di cellulosa, più spesso della carta, avente una grammatura compresa tra i 200 e i 400.
Foglio di cellulosa, più spesso del cartoncino, avente una grammatura superiore a 400.
La struttura dentro la quale si inseriscono tutti gli elementi di una pagina. Ciò che resta fuori dalla cassa sono i margini della pagina.
Ultima prova effettuata in tipografia, quasi sempre a colori, sul quale viene apposto il Visto Si Stampi
Stile di carattere con la punta delle lettere inclinata verso destra. Si chiama anche italico.
Distanza tra due lettere consecutive.
Dot per inch, è l’unità di misura della risoluzione di stampa, ovvero la densità di punti stampati per pollice quadrato.
Insieme dei caratteri, lettere, numeri e punteggiatura, accomunati dallo stesso stile grafico. Si dividono in grandi famiglie, le cui principali sono: graziati (presentano delle aggiunte che rendono più elegante il carattere), i senza grazi (presentano solo l’essenza del carattere, senza nessun’accortezza all’estetica, i gotici (si ispirano ai caratteri medievali) e gli informali (si ispirano alla calligrafia.)
I più usati nell’editoria sono il Times new roman, l’Arial e il Garamond.
Dimensione del foglio sul quale viene stampato il libro.
La classificazione internazionale della carta è la seguente.
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Struttura impaginativa uguale a tutte le pagine del libro. Comprende i margini, il numero di colonne, quindi la loro grandezza e la distanza tra esse, l’interlinea e la spaziatura.
Unità di peso della carta. Indica, in grammi, il peso specifico di un tipo di carta al metro quadro.
Stile di carattere più tondo e più pieno rispetto al normale, con la finalità di rendere più evidente una parola. viene chiamato anche Bold.
Distanza tra due righe consecutive di una pagina.
Lo spazio presente tra due caratteri consecutivi. È una misura proporzionale alla grandezza del testo.
Linea alla quale si trovano virtualmente poggiate le lettere di una riga.
Metodo di stampa indiretto, che si basa sulla creazione di una matrice, una lastra, sul quale viene impressa in rilievo la parte da stampare. Viene imbevuta nell’inchiostro, successivamente viene applicato un tampone di gomma che preleva l’inchiostro e lo trasferisce sulla pagina.
Singola riga lasciata alla fine di una pagina, mentre il resto del paragrafo si trova in quella successiva.
Soluzione a base di acqua e di sostanze minerali che viene applicata sulla carta, con il compito di renderla meno porosa, quindi più liscia, in grado di supportare una qualità di stampa più alta e una maggiore definizione.
Metodo di stampa che si basa sulla sovrapposizione di quattro stampe indipendenti, ciascuna delle quali è praticata con un singolo colore. Le prime tre sono effettuate con i colori primari (una di giallo, una di cyan e una di magenta), l’ultima, invece, è nera.
Detta anche quarta di copertina, è il retro della copertina, nella quale viene spesso inserita la sinossi dell’opera.
Insieme di sedici fogli, quindi di trentadue facciate, raggruppate tra di esse e rilegate da una cucitura.
L’insieme dei sedicesimi viene cucito insieme e tenuto stabile con la colla.
Distanza tra due parole consecutive. Detto anche track.
Tipo di carta particolarmente indicato per la stampa in bianco e nero. Può essere di colore avorio o bianca.
Singola riga lasciata all’inizio di una pagina, mentre il resto del paragrafo si trova in quella precedente.